Prima di fondare il suo marchio, Nirvan Javan si è formato e ha lavorato come ottico, di quelli che non solo adattano le montature ma molano e rifiniscono le lenti a mano. Quel background non è un dettaglio romantico, è il motivo per cui ogni design parte da come gli occhiali si sentono e funzionano, prima ancora di essere disegnati sulla carta. Lo stilista svizzero-iraniano è cresciuto in Svizzera ma ha viaggiato molto, assorbendo la geometria sobria di Zurigo, l’armonia architettonica di Tokyo e le texture stratificate dei bazar di Teheran. Un mix che sfugge a ogni categoria: ingegneria di precisione con tocco umano, influenza globale senza la patina del “design tourism”.
Chiarezza assoluta senza sfumature
Le lenti di Nirvan Javan sono prodotte in Giappone, dove gli standard ottici sono tra i più rigorosi al mondo. Ogni lente è progettata per preservare la luce nel suo stato naturale, senza filtri ambrati che la scaldino o blu che la raffreddino, così che il mondo che vedi resti del tutto fedele a se stesso. Questa chiarezza neutra non è solo estetica, riduce l’affaticamento visivo durante le giornate lunghe e la concentrazione prolungata. La differenza emerge chiaramente nel momento in cui si torna a lenti comuni e colorate: il mondo appare sottilmente alterato, meno preciso, meno reale.
Nirvan Javan utilizza acetato proveniente da Mazzucchelli 1849, storica manifattura italiana a conduzione familiare che produce acetato di cellulosa da oltre 175 anni. Il cotone grezzo e la polpa di legno impiegati nella formula sono naturalmente anallergici, e ogni lotto viene stagionato per almeno 60 giorni, spesso di più, per stabilizzare colore e densità. Questa lenta maturazione evita le micro-deformazioni che nel tempo possono compromettere l’allineamento della montatura. È uno di quei passaggi nascosti che non finiscono mai su un cartellino, ma è il motivo per cui la calzata resta identica al quinto anno come al primo giorno.
“È solo camminando attraverso destinazioni lontane, senza pregiudizi e senza preconcetti, che viviamo appieno culture e modi di vita diversi.”